Homeschooling part time: molto più che sostegno nei compiti

Vi ho parlato dell’homeschooling, ossia del fare scuola a casa, qui e qui, ma ho anche sottolineato come sia una scelta non adatta a tutti i genitori, per mancanza di tempo o di competenze. È possibile tuttavia fare un homeschooling parziale, o part-time se preferite, sfruttando i pomeriggi, i weekend, o semplicemente le serate trascorse insieme in famiglia. Sarà una verità banale, ma ciò che conta non è la quantità di tempo che passiamo con i nostri figli che fa la differenza, ma la qualità!

Vi assicuro che più i bambini sono piccoli più questa attività di homeschooling part-time sarà stimolante per tutti, sorprendente, divertente. La curiosità si manifesta spontaneamente nei bambini e si tratta solo di “nutrire chi ha fame”!

Tutti i genitori ne hanno le competenze e possono sfruttare anche le più piccole occasioni che si presentano ogni giorno per accrescere le competenze e le conoscenze del proprio bambino, ma anche – e soprattutto – per instaurare un rapporto di maggior rispetto, fiducia e condivisione.

A tal proposito troverete sicuramente esaustivo il libro di una mamma che ha optato per l’homeschooling part time. Lei è Daniela Poggi, una mamma che concilia lavoro e homeschooling parziale con 2 bambini, e il suo blog, dal titolo accattivante, dalla bella grafica, con tanto materiale scaricabile…. insomma imperdibile.. è www.lascuolainsoffitta.com

mamma che scuola

 

Il modo più semplice per partire è osservare il proprio figlio e ascoltarlo, per coglierne l’indole, quali sono i suoi interessi, le sue passioni, e proporre qualcosa di pertinente. Se è molto piccolo o ancora non manifesta espressamente desideri di conoscenza, se ancora non fa domande, allora partite dalle vostre passioni (manuali o più concettuali), ossia da una materia nella quale siete ferrati, vi sentite preparati e che vi fa sentire bene e a vostro agio. Condividerla è semplicissimo: basta tradurla in maniera adeguata al livello di sviluppo del bambino, senza avere remore e senza precludere nulla, perché i bambini hanno un’apertura mentale enorme e, vi assicuro, possono apprezzare Mozart tanto quanto la musica Jazz! Possono visitare mostre, musei e girare per città d’arte. Il trucco è rendere tutto alla loro portata, semplificando e creando gioia e gusto di imparare. Il trucco è tradurre tutte le nozioni in gioco e divertimento.

Attenzione! Le giornate non vanno riempite con un fitto programma di attività che trasformano i bambini in piccoli manager stressati e noi genitori in taxisti nevrotici in giro per la città. Soprattutto niente imposizioni! E questo vale per lo sport, il corso di inglese o la musica e tutto ciò a cui state pensando. Queste attività possono anche andare bene, ma quando parlo di homeschooling part-time io non mi riferisco al sostegno nei compiti scolastici: intendo “piccole cose da fare insieme”, sin dalla più tenera età, trovando un buon equilibrio tra l’ozio, il dolce far niente, il gioco spontaneo e qualche momento di attività stimolante condivisa. All’inizio sembrerà difficile, ma è invece estremamente semplice trovare ogni giorno una piccola informazione di qualità da trasmettere ai bambini, a partire dai cartoni animati che tanto adorano o da un giornale, da una passeggiata o da un libretto, dalla TV o da Internet. Buon divertimento!

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