Esercizi di gratitudine

Recenti ricerche psicologiche ci dicono che le emozioni positive sono associate a maggiore creatività, maggiore capacità di risolvere problemi, e all’aumento del successo generale nella vita. Il principale sostenitore di questo esercizio è Martin Seligman, considerato il fondatore della psicologia positiva. Eccovi allora l’esercizio di auto-aiuto che lui propone: praticare la gratitudine per regolare l’umore ed essere più felici. l’esercizio è veramente semplice ma, ovviamente, va praticato con un minimo di costanza e perseveranza.

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Mandala della Gratitudine

Nel caso vi chiedeste se esistono prove dell’efficacia di questo esercizio, che sembra troppo banale per essere utile, ebbene sì, ricerche recenti affermano che la gratitudine migliora l’umore! Se ne avvertite la necessità, potete cercare in qualsiasi momento, su un qualsiasi motore di ricerca, articoli accademici che abbiano come argomento “gratitude and effects on health” o simili). Purtroppo sono in inglese, ma almeno avrete le prove “scientifiche” di quello che sembra un giochetto mentale semplicistico.

Ma anche se non vi convincessero le ricerche potete provare (bastano 3 minuti al giorno… poco tempo.. pochissimo.. a prova di alibi) perché non ha controindicazioni… Magari iniziate proprio nelle giornate in cui vi svegliate con la luna storta.

La versione originale è questa, suddivisa in 3 passi:

1) chiudete gli occhi e ricordate una persona che è stata davvero importante per voi ..qualcuno che sia ancora vivo e che ha fatto qualcosa che ha cambiato la vostra vita in qualche modo. Qualcuno che non avete mai ringraziato abbastanza…o al quale non avete mai detto semplicemente “grazie”…

2) prendete poi un pezzo di carta e scrivete un bigliettino di almeno 300 caratteri (poco meno di 2 sms) di ringraziamento verso quella persona…trovate il modo di raggiungerla e di consegnargli personalmente il biglietto.

3) Fate in modo che sia una sorpresa per quella persona …e leggete voi stessi il biglietto, se è possibile… Va bene anche una telefonata o, al limite, una lettera, ma pare che l’effetto migliore lo si ottenga con la “lettura dal vivo”.

L’esercizio, come sottolineato, è semplice: richiede solo un pizzico di umiltà e di coraggio!

Un’altra versione sembra sposare l’antico detto “meglio un uovo oggi che una gallina domani”, ovverosia “l’arte dell’accontentarsi” di ciò che si ha, attitudine mentale che sembra quasi scomparsa.

Gratitude

L’esercizio consiste nel pensare a tre cose di cui siete grati, tre cose senza le quali la vostra vita sarebbe più “povera”. Poi, se avete tempo, potete spingervi oltre e pensare quali sono le cause di queste cose piacevoli.

Considerate per un attimo di come stiamo costantemente a preoccuparci di cose che non abbiamo, di cose che non sono ancora accadute: il nostro tempo è scandito da lamentele e dedichiamo troppo poco tempo a fare il punto sulle cose belle che già abbiamo e alle cose buone che ci sono già accadute.

Senza contare che spesso, anzi spessissimo, nonostante il tempo trascorra e le cose cambino, restiamo estremamente legati al passato, soprattutto ad eventi negativi che abbiamo vissuto e che ci hanno provocato stati emozionali spiacevoli e questi pensieri ci creano stress e possono “innescare” diversi disturbi psicosomatici; sono logoranti per corpo e spirito.

Ma se anche il più semplice pensiero negativo può provocarci un cambiamento di umore, allora perché non dovrebbe essere vero anche il contrario? I pensieri positivi, tra i quali la gratitudine, sono in grado di influenzare le emozioni, suscitando vissuti gradevoli e soddisfacenti, riducono rabbia, aggressività e vissuti distruttivi nei confronti di noi stessi e di coloro che ci circondano. Migliorano il presente e quindi pongono le basi affinché anche il futuro appaia meno nero.

Io inizio:

Ho una bella famiglia

Oggi non ho mal di testa come al solito.

Il risotto mi è venuto proprio bene

Mia figlia è stata decisamente brava !!! (questo vale doppio)

ecc. ecc.

Quando avrete esaurito gli argomenti più ovvi e banali per cui essere grati, dovrete necessariamente affinare la ricerca…

Potete sperimentare lo svolgimento dell’esercizio della gratitudine settimanalmente o addirittura giornalmente (ricordando ALMENO 3 cose positive della giornata appena terminata). Se avvertite che, nel tempo, l’esercizio perde di efficacia perché vi sta “rimontando la carogna”, potrebbe voler dire che vi siete assuefatti… di gratitudine, quindi smettete per un po’!

Fonti immagini:

http://www.dingtwist.com

www.brucesallam.com

 

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