Maggio è il mese dei libri. Peccato che gli italiani leggano poco!
Piuttosto che segnalarvi titoli interessanti, il che presupporrebbe che voi foste già, come la sottoscritta, book-addicted, ho fatto un passo indietro e iniziato a riflettere su come poter motivare alla lettura grandi e piccini, più di quanto abbia già fatto sinora. Devo trovare “la spinta gentile” giusta!
Leggere rende veramente liberi, migliora la qualità della vita; esistono testi di ogni genere o argomento immaginabile, di ogni formato, di ogni prezzo… per me è assurdo che qualcuno non trovi almeno un argomento interessante al quale dedicarsi (escludendo ovviamente chi ha oggettive difficoltà di lettura), tuttavia questa è una triste verità.
Fare una campagna pro-lettura non è semplice, però non impossibile!
Su questo argomento, ho trovato in rete un post di una professionista che ha analizzato in modo dettagliato svariate campagne di marketing sociale comparse per stimolare la lettura e lo fa a partire dalle immagini, la comunicazione visiva. L’Autrice, Emanuela Polvirenti, a buon titolo può definirsi un’esperta di linguaggio delle immagini, perché tra le varie attività si occupa di didattica di storia dell’Arte. Per me è stato amore a prima vista, un bocconcino originale che non potevo lasciarmi scappare!
Non tutte le campagne soddisfano i criteri per essere definiti “spinta gentile”, anzi, ma tutte stimolano riflessioni, creano una sorta di brain storming sul tema della lettura: cos’è la lettura?, cosa vuol dire leggere?. cosa vuol dire NON leggere?, quali vantaggi otteniamo leggendo?, cosa ci perdiamo NON leggendo?, qual è la differenza tra il mondo digitale e il mondo di carta?
Riporto, con il consenso dell’Autrice, l’intero post…
LE PIU’ BELLE IMMAGINI PER PROMUOVERE LA LETTURA
Una delle migliori “promozioni” ch’io abbia mai incontrato è un cortometraggio eccezionale. Se non lo conoscete già prendetevi un quarto d’ora e immergetevi nel fantastico mondo dei libri volanti di Mr Morris Lessmore.
Ma torniamo all’argomento iniziale, quello delle pubblicità dei libri e della lettura. Devo dire che ho cercato invano delle campagne italiane creative come quelle straniere. Le poche promozioni usano slogan banali collegati ad immagini stereotipate.
Eccovi qualche (cattivo) esempio…
Ma non mi sono arresa e così, oltre alle campagne governative, ho preso in esame anche quelle delle varie associazioni di categoria legate al mondo editoriale. Anche in questo caso i risultati non sono entusiasmanti… il messaggio non è chiaro e le immagini sono addirittura contraddittorie!
Ne ho trovate altre persino inquietanti ed altre più accettabili, come quella in basso a destra del gruppo qui sotto (anche se la pioggia di libri fa pensare più ad una piaga biblica che al piacere di circondarsi di buona letteratura…).
In ogni caso nulla di particolarmente entusiasmante. Niente che sia in grado di far capire al potenziale lettore quale universo parallelo si annidi tra le pagine di un libro. Per me, infatti, leggere è come immergermi in un’altra realtà, entrare nella vita e nella mente di un personaggio, fantasticare e cominciare ad immaginarlo, a conoscerlo, a sentirlo più vivo delle persone che ho intorno.
La magia della lettura è tale che spesso alla fine di un libro sembro quasi imbambolata, incapace di tornare sulla Terra… e secondo me sono proprio le campagne che evocano queste sensazioni, quelle più riuscite.
Eccone un perfetto esempio realizzato da una libreria indipendente di Vilnius, Lituania, all’insegna dello slogan “Diventa qualcun altro”.
La libreria israeliana Steimatzky ha lanciato, invece, una campagna nella quale il personaggio dei libro poggiato sul comodino dorme accanto all’ignaro lettore con lo slogan “Il libro giusto ti terrà sempre compagnia”. Non è raffinata come l’idea dei Lituani ma mi pare comunque divertente (a meno che non stiate leggendo Dracula!).
Diversa è la scelta della libreria equadoregna Rayuela che ha puntato sul tema del mondo incantato che fuoriesce da un libro aperto con due manifesti molto d’effetto legati al genere fantasy e horror.
Un messaggio simile è quello della libreria Anagram di Praga che ha utilizzato per la sua campagna le incredibili sculture su libro di Tom Bendtsen. Se non ci si innamora della lettura così!
Più “violento” è invece l’approccio della Literacy Foundation, società canadese che si occupa dell’alfabetizzazione di adulti e bambini: “Quando un bambino non legge l’immaginazione muore”, così si potrebbe tradurre la frase che accompagna una principessa malata e un decrepito Peter Pan.
Alcune campagne, anche se piuttosto ben fatte, partono dalla contrapposizione della lettura ai social network o alla TV. Devo dire che non mi convince molto questo approccio poiché penso che un fruitore che ami la cultura possa trovarla anche in rete e in TV (io lo faccio quotidianamente).
Un confronto ironico con il mondo digitale è l’obiettivo della catena di librerie Booksplus di Dubai nelle cui immagini appare un libro con una pagina mancante ed il tipico messaggio di errore che appare in Internet. La frase che accompagna la figura recita “Un libro non ti abbandonerà mai”.
L’Unicef prova invece con l’arma della tentazione verso il proibito (non so con quale efficacia). La sua campagna è infatti basata sullo slogan: “Se leggere fosse proibito, saresti tentato di provare?”.
Il concetto metaforico dell’innalzamento culturale è quello delle immagini seguenti. “La lettura ti solleva più in alto” dice il primo poster; “Libri, funzionano proprio così” è lo slogan del secondo fiabesco manifesto.
Più ingenue ma immediate sono le vecchie campagne pro-lettura degli anni Cinquanta.
Faranno anche sorridere ma testimoniano del bisogno di promuovere la lettura senza farla diventare un’imposizione (cosa che la renderebbe del tutto odiosa…).
(…)
Adesso devo proprio scappare… c’è un libro sul comodino che mi aspetta!
Credits testo e immagini: Emanuela Polvirenti www.didatticarte.it Grazie!
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