Scrivo il mio nome in 40 secondi

Uso il solo dito che ancora sono in grado di muovere, quel poco che basta per cliccare sul mouse. Condividere i miei pensieri con voi è un po’ come prestarvi per un attimo i miei occhi. Quelli di una malata di Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Ho trovato questo articolo sul sito de “La Rebubblica” tra le Storie di vita. Parla di malattia ma anche di medicina narrativa e di come il solo fatto di scrivere possa essere per qualcuno più di quanto possiamo immaginare. Le parole “faticose” per condividere e per liberare emozioni altrimenti troppo compresse e distruttive. In questo caso, le mie, di parole, sono superflue.

Deve esserci qualcosa di più forte della paura. Ho deciso di scrivere per me stessa, per un mio bisogno. Un bisogno incontenibile di fare ordine nei miei pensieri, e la carta è brava ad ascoltare chi non può parlare. Ho riempito questi fogli con fatica, usando il solo dito che ancora sono in grado di muovere, quel poco che basta per cliccare sul mouse. Sullo schermo, una tastiera virtuale seleziona le lettere con un sistema a scansione. Per scrivere il mio nome impiego circa quaranta secondi. Parole sudate, quindi, le mie. Parole gustate, che volevo condividere. Quando la propria vita scivola tra le mani, niente di ciò che abbiamo sembra scontato ed ogni cosa acquista più valore. È strano. Qualche volta la luce si spegne all’improvviso e ci si accorge che gli occhi vedono più di prima. Condividere i miei pensieri con voi è un po’ come prestarvi per un attimo i miei occhi, per dare un senso nuovo ad ogni attimo vissuto. Per questo mi piacerebbe poter lasciare un alone di emozioni positive a chi mi leggerà. Da cercare tra le righe, forse, ma mentre io scrivevo, davanti al mio computer, le sentivo. Non lo nascondo, ho pianto anche, e riso a crepapelle mentre fermavo i miei ricordi, ma la voce che non taceva mai era quella della speranza. Era lei a dettarmi le parole. In realtà sono felice, perché un dolore chiuso in se stesso non trova senso. Solo il condividerlo può dargli significato.

Fonte: www.repubblica.it

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