“Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi” Albert Einstein e Lisa Simpson

Einstein è un mito. Su questo non si discute. La sua grandezza non si esprime solo nel mondo della fisica, ma innanzitutto per il suo essere “pensatore”, ruolo meno conosciuto ma non per questo meno apprezzabile. Oggi mi piace condividere con voi queste sue considerazioni sul cambiamento o, meglio sulla “crisi”, come opportunità di cambiamento.

Einstein dice: “Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”.. ma che meraviglia!!… quanta saggezza annodata tra quei capelli lasciati crescere selvaggi..

E ancora: “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”. 
“La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi”.

“ La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni”.

“L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza crisi non c’è merito, è nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze”.

Einstein fa di questo discorso un monito per la politica, ma è ovvio come possa essere tradotto a livello personale e relazionale. L’abitudine ci rende sicuri, protetti, mentre quello che non conosciamo ci spaventa e lo evitiamo: “Chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia non sa quel che trova!”. Quante volte continuiamo a perseguire testardamente un obiettivo che magari era stato significativo un tempo ma che ora è francamente anacronistico? Quante volte perseveriamo con un progetto, un’idea, senza tenere conto dei cambiamenti che nel frattempo sono avvenuti fuori e dentro di noi? Una “crisi”, per quanto traumatica, ci da l’opportunità di riflettere se le cose che oggi facciamo, che pensiamo, che diciamo, ci appartengono ancora oppure sono un retaggio del passato da abbandonare senza remore. A maggior ragione, se abbiamo un malessere, di qualsiasi genere, e non riusciamo a trovarne la soluzione, forse è perché stiamo percorrendo sempre la solita strada senza accorgerci che è senza uscita. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare, almeno qualche cosa, almeno qualche volta, cominciando dalle piccole cose, da quelle che spaventano meno.

La parola “crisi” peraltro deriva etimologicamente dal greco e rimanda semplicemente ad una “valutazione”, una “scelta”, un “discernimento”. Siamo noi che, come al solito, con ridondanza di pessimismo, abbiamo privilegiato l’accezione negativa del termine (crisi del governo, crisi occupazionale, crisi di valori, crisi di coppia, ecc.).

Anche i cinesi abbinano il concetto di “opportunità” a quello di “rischio”: lo dice anche Lisa Simpson nell’episodio Paura di volare: “Guarda il lato positivo, papà. Lo sai che i cinesi usano lo stesso termine sia per crisi che per opportunità?!”.

Anche Lisa è un genio, ha un insolito stile di capelli ed è un piccolo mito, a modo suo!

einstein e lisa simpson

 

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