Raggiungere un obiettivo – Parte II: Maxwell Malz e la Psicocibernetica

Negli anni Sessanta Maxwell Maltz, chirurgo estetico americano, osservando le reazioni dei suoi pazienti dopo interventi di chirurgia plastica, si sorprese che alcuni di essi avevano strani comportamenti. In particolare notò che, dopo le operazioni di chirurgia estetica su soggetti “particolarmente brutti”, malgrado le operazioni fossero riuscite con successo e oggettivamente avessero un viso piacevole o bello, molti di loro si sentivano ancora brutti! La loro vita relazionale e sociale non era migliorata: brutti anatroccoli si sentivano e brutti anatroccoli erano restati.. Maltz scoprì, in estrema sintesi, che la bellezza è più profonda della pelle.

brutto anatroccolo

Osservò che l’immagine dell’Io è la chiave della personalità e del comportamento umano. Di conseguenza, SOLO se si cambia l’immagine dell’Io si modifica anche la personalità e il comportamento.

Maxwell Maltz comprese che l’immagine negativa era scolpita molto profondamente e che nessun bisturi l’avrebbe mai estirpata. Il “ritratto” che un individuo si è fatto di se stesso, non solo in termini estetici, costituisce la chiave della personalità e del comportamento umano. L’autostima e l’immagine del valore personale, che sono alla base del successo in tutti i campi, affondano le radici molto in profondità, nel nostro inconscio, ed è proprio con l’inconscio che dobbiamo comunicare se vogliamo modificarle.

Se non è sufficiente modificare concretamente l’immagine esteriore per aumentare l’autostima di chi non si piace, potete facilmente immaginare come possano valere ben poco le razionalizzazioni e le rassicurazioni ( = la vecchia zia che, animata dalle migliori intenzioni, ripete alla nipote che si vede grassa: “Ma no, dai, che sei bella!” oppure “La vera bellezza è quella interiore”). L’inconscio non si ‘frega’ facilmente!

Dice Maltz: “L’immagine dell’io viene cambiata, in meglio o in peggio, non dal solo intelletto né dalla sola conoscenza intellettuale, ma dalla ‘esperienza’. Ma se non si possono sperimentare situazioni positive come migliorare la propria immagine? Di qui il principio di base su cui Maltz costruisce i suoi metodi: “il sistema nervoso umano non può stabilire la differenza tra un’esperienza ‘fatta’ e un’esperienza immaginata intensamente e nei minimi particolari”.

L’unico modo per comunicare con l’inconscio e “addomesticarlo” è usare il suo stesso linguaggio, ossia utilizzare le parole (che, se strategicamente selezionate, sono potentissime), ma anche le immagini. Al di là delle affermazioni verbali, se l’immagine interiore di una persona è negativa (“Non valgo!”, “Non ce la farò mai!”, “Gli altri sono meglio di me”, ecc.) non basterà confutarla a parole, ma sarà necessario sostituirla con un’immagine positiva. Analogamente, se una persona è inconsciamente convinta di non guarire da una malattia, non guarirà.

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Gli studi di Maltz possono essere il punto di partenza per parlare di goals menagement, di raggiungimento di obiettivi (se vuoi approfondire leggi questo mio precedente post), sia in ambito di benessere psico-fisico (maggiore salute, miglioramento estetico, ecc.) sia in ambito relazionale e professionale. In seguito alle sue ricerche egli creò infatti un metodo, basandosi sull’applicazione dei principi della cibernetica al cervello umano, e offrì strumenti concreti di cambiamento basati sulla programmazione mentale.

La sua tecnica psicologica è denominata Psicocibernetica, ovvero l’arte di saper manovrare la propria mente, partendo dal presupposto che la mente funziona come un missile intelligente: una volta programmata verso un obiettivo ben preciso, mette in atto dei meccanismi automatici per il raggiungimento del “bersaglio”. Per far questo, il missile dovrà prima di tutto conoscere l’obiettivo da raggiungere e la sua traiettoria dovrà essere programmata in modo da incontrare il minor numero possibile di ostacoli. Inoltre, analogamente al funzionamento del missile, anche la mente umana registra le strategie che si sono rivelate efficaci nel tempo e le mantiene in memoria fino a quando non si presenta l’occasione per applicarle nuovamente.

Non fatevi spaventare dal nome “psicocibernetica” perché il contenuto del libro è decisamente comprensibile!

Psicocibernetica

Voto medio su 3 recensioni: Buono

Oggi va di moda la PNL (ProgrammazioneNeuroLinguistica), l’immaginazione è utilizzata in diversi contesti (nello sport, nella medicina, a scuola), ma tutto probabilmente è partito da questo chirurgo plastico con propensione alla psicologia che può essere quindi considerato a buon diritto il precursore di molte tecniche odierne di allenamento al successo.

È mia intenzione, da questo momento in poi, utilizzando questo post come premessa fondamentale, farvi apprendere e apprezzare sempre nuovi strumenti di self-help, per migliorare in tutti i campi, utilizzando sia la magia delle parole sia la magia dell’immaginazione.

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