“In bocca al lupo” è un augurio scherzoso di buona fortuna che si rivolge a chi sta per sottoporsi ad una prova difficile. Nei secoli l’espressione ha assunto un valore scaramantico: per scongiurare l’eventualità di un avvenimento indesiderato, lo si esprime sotto forma di augurio.Andare nella bocca del lupo è infatti una palese metafora per cacciarsi nei guai. Una consuetudine più recente del modo di dire in sé vuole che si risponda con “Crepi (il lupo)!” a chi formula l’augurio.
Anche se l’origine del modo di dire non è chiara, come altre analoghe espressioni che hanno per protagonista il lupo, sembrerebbe legata all’immagine del lupo nella tradizione popolare come personificazione stessa del male: il lupo, considerato animale feroce e dall’insaziabile voracità, seminò morte e terrore fra gli abitanti delle campagne e delle zone di montagna, soprattutto fra i pastori e i cacciatori, divenendo in tutta l’Europa il protagonista negativo di numerose favole, leggende e storie che furono tramandate attraverso i secoli.
Ho trovato tuttavia una spiegazione alternativa che mi piace di più, sento più vicina, forse perché ho sempre amato visceralmente questo animale e mai condiviso la sua cattiva fama nelle favole: ve la racconto, affinché iniziamo a migliorarci la vita a partire dalle parole bene-dette, cioè dette bene.
I lupi hanno una grande capacità di sopravvivenza, una grande intelligenza e sono madri molto attente verso la prole. Trovare la tana dei lupi è un evento rarissimo ma, nel caso accadesse, stiamo certi che mamma lupa prenderà i cuccioli e li sposterà in breve tempo in un’altra tana molto più lontana e sicura. I lupi possono sentire il nostro odore anche se siamo passati solo vicino alla tana, appena sentono che non siamo più in zona si precipitano a cambiare immediatamente tana: loro sanno che se un uomo scopre il loro rifugio può ritornate e creare quindi un potenziale pericolo, soprattutto se ci sono i cuccioli ancora troppo piccoli li spostano trasportandoli in bocca uno per volta. Avere dei genitori come i lupi è il miglior augurio che possiamo dunque ricevere e trovarsi in bocca al lupo è il massimo della protezione che si può sperare per un figlio.
Dal web si può evincere anche che in bocca al lupo risalirebbe alla leggenda di Romolo e Remo, cuccioli d’uomo salvati dalla lupa. Infatti il lupo quando sposta i cuccioli da una tana all’altra si aggira circospetto e attentissimo agli altri predatori, che in questo caso sono esposti al maggior rischio possibile perché in natura il lupo che difende i cuccioli è quanto di più feroce ci possa essere.
Quindi in bocca al lupo avrebbe questo significato: che lo spirito del lupo sia con te e ti protegga dai pericoli della vita, perché chi era nella bocca del lupo erano i cuccioli, ed erano al sicuro! Romolo e Remo, in particolare, furono tratti in salvo appunto dalla lupa che non avendo altro che la bocca come organo di presa, li ghermì delicatamente con le proprie fauci e li portò nella sua tana.
Penso allora che sia arrivato il momento di ripristinare questo bellissimo augurio e cogliere l’occasione per iniziare a rispondere “Viva il lupo!” (oltretutto, per ignoranza o altro, è una delle specie a rischio estinzione!) o semplicemente “Grazie!”
Fonte info: www.wikipedia.it