Tutte le mie convinzioni sul potenziamento personale in ambito del benessere fisico, e quindi del risveglio delle capacità di auto-guarigione e sul potenziamento cognitivo, si basano sull’assunto che i due emisferi del cervello debbano in qualche modo integrarsi, possibilmente armonicamente. Nei prossimi post ho intenzione di spiegarvi come questo sia possibile e auspicabile.
La parte anteriore del cervello è divisa in due emisferi, emisfero destro ed emisfero sinistro, i quali presentano significative differenze funzionali: differenti studi scientifici hanno dimostrato come i due emisferi cerebrali presentino differenti specializzazioni ma che sono tutte ugualmente fondamentali nella realizzazione dei processi cognitivi e nella costruzione del pensiero in senso lato.
Uno schema può aiutare a capire meglio, semplificando:
A livello generale si può affermare che l’ emisfero sinistro del cervello è “l’ingegnere”: oltre ad essere specializzato nei i processi linguistici, è maggiormente competente in quelli sequenziali e nella percezione-gestione degli eventi che si susseguono nel tempo, come ad esempio la concatenazione logica del pensiero; l’emisfero destro, invece, è il “poeta”, più specializzato nell’elaborazione visiva e nella percezione delle immagini, nella loro organizzazione spaziale e nell’interpretazione emotiva; più sommariamente, al cervello poeta spetta la percezione globale e complessiva degli stimoli.
La dominanza degli emisferi del cervello
Ogni emisfero diventa dominante sull’altro quando svolge processi e funzioni che l’emisfero opposto non è in grado di gestire in modo altrettanto competente. Quando leggiamo, scriviamo o intavoliamo una discussione, la dominanza è riservata all’emisfero sinistro; al contrario quando disegniamo o guardiamo un’immagine, sarà l’emisfero destro ad avere dominanza su quello sinistro.
Attenzione! Il cervello non va comunque inteso come scisso in due parti a se stanti: i due emisferi sono strettamente connessi tra loro, caratterizzati da un continuo scambio di informazioni e messi in comunicazione tra loro da un grosso fascio di fibre nervose, il corpo calloso, che permette al cervello di integrare le elaborazioni delle varie aree (Fonte: Riza Psicosomatica).