LAVORIAMO: i suggerimenti in pratica
Premetto che molte delle risorse citate in questa Parte, probabilmente, le ho già inserite nella II PARTE, e – se anche così non fosse – avete già avuto numerosi spunti per lavorare. In questa III PARTE, tuttavia, ho voluto affrontare le Materie una per volta, in modo più sistematico. Vediamo cosa riuscirò a combinare a questo punto.
Innanzitutto, già p.166, ho suggerito titoli di cartoni animati e Film adatti ad avvicinare lo studente (bambino o ragazzo che sia) allo studio della Geografia. Ho ritenuto inutile mettere i Link per ognuno di essi, anche perché sono molto comuni e facili da reperire. (Scusatemi se alcuni sono reperibili solo in Formato Kindle, non solo in questo caso, ma a volte vale la pena e non è peccato risparmiare, altre volte decisamente no).
Differente il discorso per ciò che riguarda le fiabe interculturali (p.167), alle quali nessuno pensa quasi mai, ma che, anche in un’ottica inclusiva, sono una bella risorsa.
Mia figlia possedeva anche un piccolo cofanetto in alluminio decorato e con carillon, con dentro tante carte, ognuna con una breve fiaba proveniente da un Paese differente: questo sarebbe ancora più divertente o adatto ad un regalo per una bambina piccola:
Cercate voi Fiabe russe, fiabe africane, fiabe indiane… e troverete tanto materiale! Non importa che siano bilingui!
Un modo diversissimo ma utilissimo è utilizzare un Pallamondo (magari abbinato ad una cartina muta, ad un Atlante o ad un Mappamondo interattivo):
Decisamente più oneroso un Mappamondo interattivo che pertanto va proposto all’età giusta e con la supervisione di un adulto, affinché il bambino ne comprenda le potenzialità:
Per imparare a viaggiare ho sfruttato molto i libri dedicati al personaggio della Pimpa di Altan (p.168), così che mia figlia, seppur piccola, potesse farci da ‘guida’.
Pimpa gira tutta l’Italia, quindi troverete tante città, ma ho voluto dare la precedenza e onorare la nostra Capitale. Il costo di questi libretti, di formato tascabile, è molto basso. quindi ne vale la pena! Ci sono poi adesivi e altri piccoli stratagemmi per rendere più accattivante il tutto. Direi che sono adatti a partire dai 7-8 anni, in base alla capacità di lettura (considerando comunque che il linguaggio è semplice).
Per le Materie Scientifiche (p.170 e p.173)), anche quelli legati alla Natura (dove sarebbe preferibile però stare all’aria aperta e sperimentare dal vivo) esistono un sacco di ‘giochi da tavolo/in scatola’ da fare con un adulto legati ad esperimenti vari, partendo dal sempreverde microscopio:
Particolare attenzione nella scelta se si opta per un gioco che preveda la costruzione di uno scheletro umano. il modello Clementoni ha il punteggio derivante dalle Recensioni più alto di tutti, forse perché più conosciuto o facile da reperire, ma ho letto che spesso arriva con parti mancanti, che la struttura è debole, ecc.) e, comunque, sarebbe adatto dai 9 ai 14 anni, poiché comprende anche una parte sul genoma e il DNA. https://amzn.to/3wXOLxG
Forse, per i più piccoli, opterei per il modello in feltro in stile montessoriano, semplice da montare e intuitivo:
Per i ragazzi più grandi dovrei – dovreste – leggere più Recensioni per non ritrovarvi pieni di entusiasmo ma con le istruzioni solo in Tedesco! Per il momento soprassediamo!
Sul corpo umano, su YouTube c’è una serie di Video per bambini piccoli che mi piacciono:
Ai nostri tempi, in TV, c’era la serie di cartoni animati “Siamo fatti così. esplorando il corpo umano”, ma tuttora trovo che certi argomenti siano difficili da comprendere perché è nato in Francia proprio come strumento “educativo” per bambini e per adulti e non è sempre sufficiente semplificare le cose utilizzando l’aiuto di personaggi animati e figure antropomorfe per rappresentare la struttura e le funzioni del corpo umano, i componenti microscopici, dai globuli bianchi alle vitamine, passando dai componenti del DNA… Resta sempre un potenziale punto di partenza:
Che ne dite allora del ‘vecchio’ gioco, ora aggiornato, de “L’allegro chirurgo”?
Anche per Storia vale lo stratagemma di utilizzare cartoni animati e Film (p.172). L’unico cartone che finora non ho citato è quello legato al Futuro, al quale tengo molto (non ha nulla a che fare con “Jeeg Robot d’acciaio”, “Capitan Harlock” o “Guerre stellari”: questo lungometraggio della Pixar narra le vicende del robot WALL•E, che in un lontano futuro è l’unico abitante del pianeta Terra, ormai abbandonato dagli esseri umani a causa dell’eccessivo inquinamento e del continuo accumulo di rifiuti. Un giorno scende dal cielo un robot ad alta tecnologia di nome E.V.E. che lo fa innamorare e, in nome di questo amore, i due vivono un’avventura che cambia il loro destino e quello dell’umanità. Io, ovviamente, ho pianto anche qui!
La pellicola è stata talmente acclamata dalla critica da vincere un Oscar e diversi altri Premi.
Altri romanzi di viaggio (particolarmente adatti, credo, agli adolescenti, soprattutto maschi), che ho definito, ‘Viaggi dell’Anima’:
Ora che ci penso, anche il cantante Jovanotti ha fatto un viaggio in solitaria in Patagonia, se l’elemento ‘scrittore famoso’, idolo di alcuni/e ragazzi/e potesse servire come valore aggiunto (un Kerouac moderno!):
Altri, forse, piaceranno maggiormente alle ragazze, dalla sensibilità più spiccata e meno desiderio di sfogare l’adrenalina:
Tutto questo non è solo Storia, non è solo Geografia, è molto di più: è un incontro di civiltà; è VITA.
Su Matematica abbiamo già dissertato ampiamente e abbiamo valutato l’utilità di uno strumento che stimola tutti i sensi, come l’abaco, ma non abbiamo ancora presentato la Linea del 20 di Camillo Bortolato e i suoi libri (p.175 e p.176)).
Di Bortolato (oltre ai già citati Disfa-libri per le vacanze), gradualmente, si possono comprare i libri sulle tabelline, la Linea del 100, la Linea del 1000, il libro sulla risoluzione dei problemi oppure il libro sulla Geometria, che peraltro, si può imparare benissimo con gli Origami, cioè piegando la carta.
Io ho alcuni libri con CD-ROM della Prof. Lucangeli, ma mia figlia, ad esempio, non ha mai utilizzato veramente questo metodo: non so ancora adesso come abbia imparato i numeri.
Se ritorniamo ai giochi di prestigio, sui quali probabilmente molti hanno sorriso, la Casa Editrice Erickson, ci ha dedicato addirittura un testo:
Questo Video sulle metodo delle moltiplicazioni giapponesi (p.176) vi stupirà: è il più semplice che ho trovato, ma potete approfondire:
Per Arte mi sono sbizzarrita perché è una Materia che amo. Innanzitutto vi ho proposto, sin dalle prime pagine di acquistare cancelleria di buona qualità, soprattutto quando si tratta di colori e quindi sgrano gli occhi quando vedo questi prodotti:
Vi ho proposto di cimentarvi con OGNI forma d’arte, dal decoupage, alla scultura, alla ceramica: in merito a quest’ultima, esiste un gioco in scatola adatto ai principianti
Parlando di libri che aiutano i più piccoli ad avvicinarsi all’Arte, magari prima di visitare una Mostra, vi consiglio alcuni titoli:
Vanno bene anche i romanzi:
Ultimo, ma non per importanza – Least but non last! – ho lasciato “Disegnare un albero” di B. Munari che, per la prima volta, ad un certa età, che non dirò, mi ha insegnato a farlo e a osservare meglio la Natura.
Nulla a che vedere con i libri che insegnano a disegnare attraverso la copia e l’imitazione, ovviamente.
Per Religione ho solo proposto di ampliare gli orizzonti, contemplando altre Religioni oltre alla nostra, di parlare (anche attraverso i libri, di Spiritualità) e di collegare il più possibile una Materia poco considerata con altre Materie.
Per i più grandi, trovo molto affascinante questo libro:
Ci sono anche i libri dello Psichiatra Vittorino Andreoli su questo tema ( tra gli altri “Il Gesù di tutti“, “Benedetta follia“,…), ma sono adatti a ragazzi maturi e sicuramente frequentanti le Scuole Medie Superiori.
Ho scritto che amo l’approccio alla Religione attraverso le opere d’arte sacre – oltre ad avervi suggerito 2 Link sul LIBRO, che sono direttamente scaricabili dalla Rete, non ho trovato nulla si simile in commercio. Potete cercare qui, ma temo sia per adulti: https://www.libreriadelsanto.it/reparti/libri/arte/iconografia/rapporto-tra-arte-e/481.html
Ho visto il Documentario relativo alla Mostra legata a questo libro e velo propongo perché, forse, soprattutto gli adolescenti, possono incuriosirsi nei confronti di uno dei personaggi più discussi nella storia della nostra Religione. Per me è stata una bella scoperta.
Per i più piccoli, anche se magari li trovate direttamente nei vari luogo di culto, ci sono DVD o libri con la storia dei Santi più famosi o delle Parabole. Al di là del libero orientamento religioso di ognuno di noi, questa è la base della nostra cultura, fa parte della nostra storia e quindi – a mio parere – sono argomenti che andrebbero conosciuti per poterli poi confrontare con altre Religioni. Oltretutto, non tutti gli insegnamenti del Cattolicesimo – anche per gli agnostici – sono discutibili, anzi…
Di Video su Youtube ce ne sono e si possono trarre mille spunti:
Lingua Italiana e Grammatica sono fondamentali, sono le nostre radici per l’apprendimento, perciò ci dedicherei molto tempo: ne ho parlato in molte parti del mio libro, consigliando di parlare bene in famiglia, di dare il buon esempio e – come avete potuto ormai capire – cercate di “sfruttare” lo ‘strumento libro’ in ogni occasione, anche – e soprattutto – in adolescenza, quando l’uso smodato delle chat e delle varie App ha demolito il nostro linguaggio con abbreviazioni, neologismi, slang, che poi si riproducono nei testi scritti e negli orali.
Partiamo da un classico: G. Rodari con “Il libro degli errori” (p.180)
Ho già citato più volte il Metodo Doman per la lettura in età pre-scolare e tutti i testi della Casa Editrice Erickson per i bambini con DSA (nello specifico con la Dislessia), perciò non voglio essere più ripetitiva di quanto già non sia.
Se proprio volete un mio parere spassionato, qualunque sia il metodo utilizzato per l’apprendimento dell’Italiano, partite dalla lettura di libri maneggevoli, con poche parole magari ripetute più volte, o libri ‘divertenti’:
Superlativo, da standing ovation, “La mia piccola officina delle parole”, che non è un gioco e non è un libro: è tutte e due le cose insieme.. Vorrei mostrarvi l’interno, ma sarà una sorpresa! Si parte dai 6 anni ma diverte per ancora qualche anno, per DIVERSI anni se si ha lo spirito giusto e si trova il momento e il modo giusto per usarlo. Vi sto suggerendo “una perla”!
Nelle primissime fasi, per chi vuole iniziare dall’alfabeto e dal riconoscimento delle lettere, se non è in grado di realizzare qualcosa da solo, è necessario materiale ‘tattile’, e qui ci vengono in aiuto le lettere smerigliate di chiara ispirazione montessoriana,
Tutti i libri tattili per bambini non vedenti o ipovedenti sono un ottimo ausilio in età prescolare. Non è necessario siano in Italiano, perché ciò che conta è altro.
https://libritattili.prociechi.it/collane/oukou-pata/
Vi ho parlato, ma sono certa di aver già dato suggerimenti, di libri Pop up o 3D, libri in tessuto da passeggino, libri gommati per la vasca… Soprattutto gli ultimi sono solo un mezzo per avvicinare il neonato all’oggetto “libro” senza che si faccia male e dovrebbero essere in ogni casa all’arrivo di ogni nascituro. Sono veramente molto carini, con tanto colore e tanti stimoli, ma lascio a voi la scelta perché è decisamente probabile che vi servano più per un regalo per i vostri figli più piccoli o per i i figli di parenti e amici, piuttosto che in HS!
Non iniziate a detestare quest’uomo, del quale parlo molto, ma è necessario sapere che il Metodo Bortolato comprende anche l’apprendimento/insegnamento della Lingua italiana e – secondo il mio parere – ha una sua validità.
Per ciò che concerne le Lingue Straniere (p.184), mi pare di aver dato suggerimenti simili a quelli utilizzati anche per la Lingua italiana, differenziati in base all’età. Prima di leggere Libri in Inglese, ai bimbi piccoli, il modo migliore per un apprendimento precoce, è quello di far loro ascoltare Lallabies ( = Ninnananne) o le note “Nursery Rhymes & Kids Songs”, rigorosamente seduti in grembo ad un genitore. I risultati sono sorprendenti.
In entrambi i casi, è essenziale che i genitori conoscano la Lingua.
Studiare Epica è un po’ come raccontare una fiaba o leggere un Fantasy, quindi io non trovo così difficile l’idea di presentare la Materia ai bambini e ai ragazzi in modo divertente. Gli Dei sono come dei Super-eroi, no??
Terminiamo con Filosofia (p.187) che, come per Epica, non è un traguardo impossibile per un bambino, anzi… Ci sono Case Editrici dedicate espressamente a questa Materia declinata per i ragazzi, riconoscendone il valore educativo.
I prossimi titoli sono invece più adatti ai piccoli (entrambi curati dai Ludosofici)
Vi ho scritto che ho un predilezione per “Il mito della caverna” di Platone che una simbologia unica e – a mio modesto parere – ben si adatta alla fase di sviluppo degli adolescenti, alle prese con luci e ombre; è possibile presentare il mito anche ai bambini perché è narrato qu insieme ad altre storie tra le più note:
Terminiamo questa fase con un libro di ‘Filosofia’ per eccellenza, che probabilmente tutti conoscono o dovrebbero conoscere: