Dopo aver parlato della scuola nei boschi ho piacevolmente scoperto che anche in Italia esistono esperienze simili denominate Agrinido. Che soddisfazione!
Un Agrinido è un asilo realizzato in un azienda agricola. La scelta non è dettata solo dalla carenza di strutture pubbliche: Il 78% dei genitori pensa che il proprio figlio dovrebbe stare a contatto con la natura e oltre 3 su 4 di loro, sognano di farlo crescere in un agrinido: un ambiente semplice, familiare e naturale.
Le classi sono formate da meno bambini rispetto a un asilo nido tradizionale. Sono garantite ovviamente tutte le cure quotidiane da parte dell’educatore (pranzo, sonno, cambio). La vera differenza sta nel tempo trascorso all’aria aperta ed a contatto con la natura, una sorta di “palestra verde” dove coltivare le piante, socializzare con gli animali, imparare a conoscere i loro ritmi e i principi di un’alimentazione sana.
Se il metodo migliore per acquisire conoscenze teoriche è quello di fare esperienze pratiche (vedi il mio post “La gioia e il gusto di imparare”), l’agrinido si avvantaggia del legame con il mondo rurale, un mondo organizzato sull’arte del fare e sull’uso delle mani.
Oltre al classico metodo educativo degli asili nido, in un agrinido vengono integrate altre attività: laboratori di riciclo creativo, preparazione del pane e della pasta, l’orto, lezioni sulla filiera del farro, aromaterapia e fitoterapia.
Altra componente portante del metodo educativo degli agrinido è l’applicazione della pet therapy e l’attivazione dell’orto sensoriale e didattico per insegnare il senso del tempo, della pazienza e la capacità di ascolto della natura.
Aggiungo volentieri il link al video-sito del primo Agrinido in Lombardia: Piccoli Frutti
Inutile sottolineare che, se questo accade, c’è speranza!
Fonte info: www.agrinido.com
