Per motivi personali mi sono negli ultimi anni avvicinata al mondo dell’omeopatia, della naturopatia, e soprattutto della psicosomatica, delle terapie corporee o energetiche e delle cosiddette non-terapie o, se preferite, terapie (ormai tutto si definisce, a torto o ragione, potenzialmente “terapeutico”) non tradizionali o che utilizzano le modalità artistiche come medium nella relazione d’aiuto.
Ogni sintomo può essere interpretato come un messaggio del nostro corpo e la medicina ufficiale spesso non è in grado di porvi rimedio. Non è corretto tentare di eliminare un sintomo senza prima averne ricercata la causa profonda: il disagio potrebbe manifestarsi altrove o peggiorare o cronicizzarsi. Interrogarsi sulle proprie malattie dando voce soprattutto al nostro inconscio così potente e così inascoltato potrebbe dare il via ad un vero e proprio processo di auto-guarigione.
Io ho conosciuto Alejandro Jodorowsky e la psicogenealogia, Gabriella Mereu e la terapia verbale, lo sciamano Hector Villafuente con il massaggio inca e il bellissimo messaggio che porta in giro per il mondo, la sciamana siberiana Nadia Stepanova, Claudia Rainville e la metamedicina. Grandi ispiratori dai quali apprendere piccoli o grandi insegnamenti che nel corso del tempo ho fatto miei, che già forse mi appartenevano e che hanno portato alcuni semi a germogliare per proporre nuove forme di aiuto.
Frequento corsi e mi documento su come poter utilizzare al meglio scrittura, lettura e altre modalità artistiche come strumenti di auto-sostegno, auto-determinazione e auto-realizzazione. Il diario, la poesia, la fiaba, la fotografia, il disegno: ogni persona può sentire un’affinità più spiccata verso una di queste forme d’espressione e sarà mio compito principale aiutare chi mi consulta a fare una scelta consapevole diventando responsabile del proprio cammino di crescita.
Nel dettaglio di ciascun percorso nella sezione “Consulenza” troverete indicati gli obiettivi e vengono specificate le competenze che si sviluppano grazie alle diverse attività.