Gli autori di uno studio pubblicato su Nature Neuroscience,una delle più antiche e riconosciute riviste scientifiche esistenti, hanno scoperto che lo sviluppo e l’efficacia della memoria subiscono accelerazioni e rallentamenti a seconda del modo in cui si apprendono le informazioni. Dalla ricerca, nello specifico, è emerso che l’esplorazione attiva dei luoghi e delle idee è in grado di favorire una più intensa connessione funzionale tra le diverse aree del cervello, più di quanto riesca a farlo un apprendimento passivo.
Potrei dilungarmi molto sull’argomento dell’apprendimento attivo, potrei essere tediosa, senza essere davvero incisiva, così ho pensato di farvi capire il concetto in modo diverso. Sarete proprio voi questa volta ad essere partecipi di un “apprendimento attivo” e comprenderete di cosa si tratta e delle sue potenzialità, soprattutto in termini di memorizzazione.
Vi pongo allora un quesito:
<< L’Orco della fiaba indossa gli stivali delle 7 leghe per raggiungere Pollicino in fuga. Da dove prendono il loro nome questi stivali?>>
La risposta la dovrete cercare voi, utilizzando le fonti e le modalità che più vi piacciono.
Nel prossimo post, oltre ad approfondire l’argomento a livello teorico, fornirò io, in modo passivo, la risposta; così potrete confrontarla con la vostra ed analizzare cosa accadrà nel breve e lungo periodo alla vostra memoria, sia in caso di risposta corretta che di errore.
Pronti… via!