Costellazioni familiari & Albero genealogico

Chiunque si accosti al proprio Albero genealogico, anche solo superficialmente, noterà come i racconti che la nostra stessa famiglia fa di se stessa siano complessi intrecci di situazioni rocambolesche, eventi fortunosi e occasioni mancate, azioni e attese, abbandoni e unioni, complicità e risentimenti. 

Ognuno di questi eventi, e i loro esiti nelle vite dei nostri antenati, porterà nel racconto giudizi e forzature, come anche silenzi, tabù, nascondimenti. Ogni racconto familiare, anche il più scarno, veicola fino a noi tutti questi contenuti e, abituati ai grandi romanzi, spesso vediamo proprio in questa loro peculiare complessità il valore delle nostre storie familiari.

Quello che il racconto nasconde però sono spesso pesanti giudizi, forti risentimenti e “fazioni” per cui l’albero genealogico ci chiede di parteggiare con le nostre stesse azioni, o con i nostri pensieri, o semplicemente con la nostra educazione. Investigare sul proprio albero genealogico ci permette di raccogliere dati, notizie e racconti riguardo la storia della nostra famiglia in modo da far emergere il racconto familiare grazie al quale entrare in contatto con tutta l’eredità di situazioni irrisolte; malintesi non chiariti, tradimenti che “la famiglia” ci consegna e con i quali, sottilmente, “interferisce” con le nostre libere scelte.

Anche per le Costellazioni familiari, ideate da Bert Hellinger e praticate e insegnate in tutto il mondo, le dinamiche comportamentali del singolo componente di una famiglia dipendono oltre che dal contesto ambientale e sociale e dalle caratteristiche personali, dalle influenze degli altri componenti familiari e dalla eredità lasciata dagli antenati. Le costellazioni familiari sono una tecnica per conoscere se stessi attraverso la storia della famiglia, possono essere di gruppo ed individuali.

La persona che desidera comprendere un problema pone al costellatore un quesito molto chiaro, poi sono i partecipanti al gruppo a divenire rappresentanti del quesito posto e a rispondere istintivamente, mettendo in luce le dinamiche più nascoste, senza parlare e senza giudicare.

Nelle costellazioni familiari individuali, al posto dei familiari ci possono essere dei simboli (pupazzetti, cuscini, oggetti vari …)  che vengono appoggiati a terra o su uno spazio piano, in modo inconscio.  Si opera con i simboli come con i rappresentanti “umani” spostandoli e ‘sentendo’ i loro sentimenti.