Oggi è il primo giorno di Primavera ed è per me doveroso festeggiarla con un haiku e qualche riflessione.
CHIYO JO
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Le impronte
sono quelle d’un uomo –
i primi ciliegi in fiore.
In Giappone, il fiore di ciliegio (sakura) è il fiore nazionale non ufficiale.
Ogni anno, in primavera, nella ricorrenza chiamata hanami (letteralmente significa “guardare i fiori” ma il termine viene utilizzato escusivamente in riferimento al fiore di ciliegio), i giapponesi festeggiano la bellezza del sakura.
Il fiore di ciliegio è innegabilmente bello, ma a colpire è la sua caducità, il suo essere effimero: è in piena fioritura, infatti, solo per pochi giorni. Il vero senso della tradizione hanami non consiste dunque nel guardare lo spettacolo offerto dalla bellezza dei fiori sull’albero, ma nell’osservare con una punta di tristezza e commozione come cadono dall’albero, trasportati dalla brezza primaverile nel breve viaggio che li separa dalla terra ancora fredda. Un modo dolce e allo stesso tempo malinconico per ricordare che ogni cosa, come ogni vita, è destinata a finire.
Non si tratta di una ricorrenza triste, anzi! Sotto ogni albero fiorito viene steso un telo di plastica azzurro e al piacere estetico di restare sotto una delicata pioggia di petali, si aggiunge la gioia del cibo e della compagnia. Hanami diventa occasione per ritrovarsi con gli amici, organizzare pic-nic e godersi cibo e sake in abbondanza.
Infatti Hanami si festeggia in aprile e la primavera simboleggia anche un momento di rinascita e di forza generatrice. La fioritura dei ciliegi è da sempre vista come segno premonitore della ricchezza della raccolta del riso, come auspicio di prosperità.
Buona Primavera dunque!
Fonte: www.marcoforti.net